martedì, ottobre 31, 2006

Pancia


Con regolarità sto continuando ad andare in palestra ma non riesco a vedere i risultati che vorrei, specialmente nella zona addominale. Non mi sembra di avere "ciccia" in eccesso ma mi vedo sempre la pancia gonfia. A questo punto penso che non ci combini nulla l'attività fisica. Devo togliere da tavola il vino, la birra e qualsiasi bevanda gassata. Forse così riuscirò a vedermi un pò più piatto.

Rifletto se questo sacrificio alla tenera età di 41 anni è giusto o è solo una perdita di tempo togliendomi delle soddisfazioni papillo-gastronomiche. Comunque sono convinto che come al solito non riuscirò nella rinucia. Dopo qualche giorno di acqua naturale, cadrò di nuovo nelle tentazioni e quei flebili risultati andranno completamente persi. Ne vale la pena? Allora è forse meglio non rinunciare dall'inizio, tenersi un pò di pancia e godersi quello che la vita ti propone quotidianamente. Troppe sono le cene e i pranzi di lavoro, le ribotte con gli amici per pensare di portare in fondo un programma restrittivo così duro.

Basta, ho deciso. Andrò ancora più in palestra, non berrò più l'acqua gassata ne bibite e limiterò al massimo il vino a cena ma cederò completamente quando chiamato in causa in un qualsiasi ristorante, trattoria e ritrovo post-cena.

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sabato, ottobre 28, 2006

Peli


Questa mattina sono andato in palestra e come spesso faccio sono andato in sauna. Non ero solo. C'era già un uomo fra i cinquanta e i sessanta, non riesco a dargli un'età precisa. La luce del casottino in legno non funzionava e in silenzio mi sono seduto per una decina di minuti. Sono poi uscito per riposarmi qualche istante rinfrescandomi con una doccia fredda per poi rientrare altri sette/otto minuti. Alla fine anche il cosaunista è uscito. Abbronzatissimo, un pò gobbo, con le spalle strette da muscoli gonfiati, un tatuaggio tribale sulla spalla, ma quello che mi ha quasi turbato è vedere che aveva tutto il corpo depilato compresa la zona pubica. Non riesco a darmene una spiegazione.

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venerdì, ottobre 27, 2006

Giochi da bambini



Ogni tanto prima che i bimbi si addormentino vado con loro nei due lettini accoppiati. Giochiamo una mezzoretta. Loro sono contentissimi quanto me. Per quel breve tempo diventiamo tre bambini e se per loro è normale, per me significa abbandonarmi alla fantasia e lasciare il mondo fuori. E' una sensazione piacevolissima. Mi porto dietro un paio di coperte in pile (pail) e mi copro completamente lasciando un braccio fuori che cerca di catturare tutto quello che tocca. Enrico allo stesso tempo mi tira dei colpi incredibili e Ludovica grida per paura di essere acchiappata. Come riesco a bloccare un braccio, una mano o un piede di uno dei due, l'altro arriva in soccorso riempiendomi di legnate. Poi facciamo un gioco di coraggio. Io chiedo chi è che si vuole far mangiare una parte del corpo, un orecchio, un dito, un ginocchio, il naso e il più temerario si presenta.

Indovinate chi rimane più in disparte e si pente appena l'altro è stato mangiato......

Infine il "Capannometro degli Indianometri". Tutti e tre sotto quelle due coperte di pile. Ci beviamo un caffè, la Lully ci prepara il brodo o gli spaghetti, Enrico mesce il vino e l'acqua e talvolta ci portiamo una radiolina per sentire un pò di musica.

Dopo questi giochi ce ne andiamo a letto tutti contenti ma il più soddisfatto sono sicuramente io.

Photo by Tatu - Panorama familiare - Elba 2004

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mercoledì, ottobre 25, 2006

Clochard


Da qualche giorno due barboni (un uomo e una donna) con un cane lupo si erano sistemati sotto la tettoia del mercato del pesce, proprio di fronte a casa mia. Quando andavo a fumare sul terrazzo, spiavo il loro comportamento, cercavo di capire cosa facevano e magari di cosa parlavano. Mi ero abituato alla loro presenza. Non amo molto questo modo di vivere e chiaramente questo pregiudizio mi fa pensare sempre alle cose brutte che circondano i clochard, in primis la sporcizia. Ogni mattina contrariamente ai miei pregiudizi, ho sempre notato, con mio enorme stupore che si preoccupavano di ripulire la zona che avevano occupato per la notte.
Ieri sera, solita sigaretta, cerco con lo sguardo quei due sacchi a pelo ma non trovo nulla. Mi sono preoccupato. Sentivo la loro mancanza. Mi è mancato vedere quel cane appoggiato sulle gambe della donna per farsi un pò di calore a vicenda. Mi è mancato osservarli giocare a dadi sopra un piattino di plastica e immaginare le loro parole che sentivo lontanamente.

Ritornate.

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lunedì, ottobre 23, 2006

Evasioni


Come ogni domenica sera, anche ieri sono andato a prendere le pizze molto vicino a casa mia. Il solito posto ormai da qualche anno. La qualità è ottima e ormai con il proprietario e i figli ci siamo imparati a conoscere. Sin dall'inizio per due pizze comunque esse siano, mi hanno sempre chiesto 10 euro. Lo scontrino non lo emettono mai e sinceramente me ne frega veramente poco. Ormai quando è il momento di pagare, lascio i soldi vicino alla cassa e vado via con i due cartoni fumanti. Ho sempre notato, vista la vicinanza della questura e di altre caserme, una clientela da asporto in divisa. Quando sei li che aspetti la tua cena, parli del più e del meno con chi aspetta con te la sua roba. Un orecchio è comunque, sempre teso come uno strumento d'intercettazione ambientale. Sapevo quindi che il prezzo delle mie pizze era quello fatto a tutti, non certo un prezzo di favore. Ieri però mi sono girati i coglioni. Due finanzieri, attendevano la loro roba, 6 pizze e un bottiglione di Cocacola. Il proprietario, in dialetto campano, gli chiede 20 euro, chiaramente senza alcun scontrino. Me lo sono sempre immaginato ma assistere davanti ai miei occhi a questa operazione illegale mi ha innervosito. Lo sconto per far chiudere un occhio a chi dovrebbe controllare......
Riflettevo che anch'io col mio comportamento ho contribuito a far evadere le tasse. E quante altre volte, in occasioni diverse l'ho fatto ! Dal dentista, al ristorante, in officina, ai negozi d'abbigliamento e persino al bar a fare colazione.

Mi sento complice di tutti gli evasori fiscali.

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sabato, ottobre 21, 2006

The Devil wears Prada


Andy : "La mia vita privata è appesa a un filo, tutto qui"
Nigel : "Benvenuta nel nostro circo, succede così quando funzioni sul lavoro..... fammi sapere quando la tua vita va completamente all'aria, vuol dire che è l'ora della promozione....."

Questo è il dialogo che più mi ha colpito in questo film. La sintesi del lavoro che divora la famiglia. Forse a vent'anni è possibile rinunciare agli affetti per fare carriera, basta sapersi fermare al momento giusto, quindi in tempo a viversi tutti gli affetti.

Da un film frivolo e divertente ho tirato fuori questo spaccato di vita quotidiana e sicuramente attuale. Anche qui mi limiterò alle sensazioni e a non dare giudizi sulle recitazioni, le inquadrature, la regia.
A me è piaciuto. Il tempo è volato. Se volete passare un paio d'ore rilassandovi, senza grosse ambizioni è il film giusto. All'inizio è un pò frenetico, forse troppo ma penso sia proprio quello che voleva trasmettere al pubblico.
Andate a vederlo. Se poi non vi piace sono cazzi vostri.

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Livorno-Glasgow solo andata


La parentesi UEFA purtroppo non è stata positiva. Abbiamo perso in casa da una squadra che in Italia non aveva mai vinto nelle varie competizioni europee. Questa partita, se vogliamo vedere il lato positivo, è entrata nella storia.
Il tempo è stato inclemente. Pioggia ininterrotta per tutta la giornata. Non voglio entrare nel merito della partita, che premetto, con la formazione titolare, sarebbe finita diversamente. Mi limiterò al contorno, all'attesa, alle formazioni lette nelle due lingue (italiano e livornese...), ai folkloristici tifosi anglosassoni, bianchi come i fiorentini a giugno alle spiagge bianche di Vada, ai litri di birra scolati a Pisa perchè a Livorno era vietata la vendita fin dalle prime ore della mattina e alle enormi bandiere bianco-rosso-blu esposte nel settore ospiti. Questa volta per la mia, la nostra Livorno, è stato facile. Non ha dovuto affrontare una tifoseria schierata politicamente a destra e questo ha facilitato qualsiasi confronto. Non mi sento infatti di dire che siamo stati un modello di città accogliente e tutto è filato liscio per il buon senso di noi abitanti e tifosi. Abbiamo reagito e coabitato qualche giorno con chi non ha mai superato il limite. Un bravo quindi ai supporters dei Rangers, capaci di bere, divertirsi, tifare, non trascendere e alla fine persino vincere. Alla prossima.

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giovedì, ottobre 19, 2006

BLOG TEMPORANEAMENTE CHIUSO PER


Stadio Armando Picchi ore 20.45 : A.S.Livorno Calcio - Glasgow Rangers

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martedì, ottobre 17, 2006

Un giorno come tanti altri


Sono in ufficio e come al solito non facciamo un cazzo. Io non so più quali siti internet visitare. Tebaldo non so dove abbia trovato le migliori performance dei Fichi d'India, Lino Banfi, Er Monnezza, Alberto Sordi, Abatantuono, Venticello e Pierino. Mette le battute a tutta randa scompisciandosi dalle risate. Da quanto ride tossisce in continuazione. Sembra di essere al Pascoli.
Butto giù queste righe per ingannare il tempo. Quando penso a chi deve produrre in azienda mi faccio un pò schifo. Con qualche telefonata, qualche mail, guadagnamo la giornata. Non sempre è così ma se vogliamo essere sinceri accade spesso. C'è chi fa tanto e chi fa poco. Noi sicuramente facciamo parte di quelli che fanno poco. Oggi anche il telefono non ci fa compagnia. Il rumore delle tastiere quasi ci infastidisce, la voce del collega al telefono ci disturba, non possiamo porre la giusta attenzione ai nostri svaghi. Ci dobbiamo preoccupare? E' normale? Capita anche a voi?

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Stamani bella giornata, un pò fresca ma piena di sole. Ho portato Enrico a scuola, preso il Tirreno, colazione al bar con caffè macchiato, un bicchiere d'acqua e mezzo francesino con burro e marmellata di albicocca. In ufficio il solito tran tran. Sembra una giornata come le altre, poi zigzagando tra un sito e l'altro in internet scopri che a Roma due treni della metropolitana si sono scontrati. Sembra ci siano due morti e decine di feriti gravi. Quanto è crudele il destino. Ti alzi la mattina, credi di affrontare una giornata come tante altre e invece non ritornerai mai a casa.

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sabato, ottobre 14, 2006

Lully


Domani è il compleanno di Ludovica (Lully). Compie 5 anni. Adesso è seduta al suo banchino in camera sua, disegna. E' più di un ora che è lì. Disegni con quelle case storte e i colori approssimativi, bambini son la testa enorme e corpi sottili che finiscono con braccia steccolute e dita come rami di alberi. Sono bellissimi per un padre innamorato della propria figlia. Non la senti neanche. Poi arriva al'improvviso e ti mostra i suoi capolavori. Tu la elogi e lei ti abbraccia donandoti quell'amore che soltanto i figli riescono a dare. In più è bellissima e questo l'aiuta con tutti. Ti guarda e non puoi dirle di no, mai.

photo by P.zza XX - Sardegna 2006 - "Lully Bellissima"

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venerdì, ottobre 13, 2006

Lenta ripresa ma pur sempre ripresa


Non molto da dire in questi ultimi giorni. Il silenzio ha prevalso. Gli ultimi giorni della scorsa settimana sono stati veramente brutti. Non mi dilungo ma credetemi, sono stati brutti brutti. Ora sto meglio e ho voglia di scrivere di nuovo. Sono di nuovo andato in palestra, ho distrutto il mio amico Cinaho a "goriziana" e le ho prese di brutto a "cista". Mercoledì è stato come rigettarsi nel passato, ripercorrere con la mente sensazioni lontane. Il panno verde del biliardo, appoggiarci la mano e sentire il calore del riscaldamento elettrico, la stecca in legno, il puntale un pò troppo grosso, le tre palline colorate e i nove birilli, otto bianchi e uno rosso. Credevo di essermi dimenticato tutto ma alla fine i risultati sono stati soddisfacenti. Forse perchè poco sapevo e quindi poco potevo dimenticare.
Programmate le ferie fino a gennaio compreso. Mi prendo il 20 ottobre, giorno post partita uefa, il 2 e il 3 novembre dove anche la Tatu è in ferie. Poi salto direttamente a dicembre dove ho preso il 13, 14 e 15 per farmi la trasferta a Auxerre (Francia), sperando che conti ancora qualcosa e che sancisca il passaggio al turno successivo. Ancora il 22 per dedicarmi in piena solitudine a comprare qualche regalo per i miei cari. Gennaio non faccio ferie. Mi sono lasciato 3/4 giorni liberi per eventuali bisogni improvvisi.

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martedì, ottobre 10, 2006

Pensiero

Quanto avrei voluto due nonni come hanno i miei figli.

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sabato, ottobre 07, 2006

Periodo Blu

Sono solo su questa terra sporca
logoro di sentimenti
eroso dall'apatia
cancellato dall'amore

Cerco lo sguardo
ma è troppo lontano
mi avvicino, ancora di più
mi scansa, fugge

Le mie braccia cadono giù
la testa si china
non rimango neanche seduto
finalmente piango

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venerdì, ottobre 06, 2006

Domani è un altro giorno


E' uno di quei giorni che ti prende la malinconia
che fino a sera non ti lascia più
la mia fede è troppo scossa ormai
ma prego e penso fra di me
proviamo anche con dio non si sa mai
e non c'è niente di più triste in giornate come queste
che ricordare la felicità
sapendo già che è inutile ripetere:chissà ?
Domani e' un altro giorno si vedrà
è uno di quei giorni in cui rivedo tutta la mia vita
bilancio che non ho quadrato mai
posso dire d'ogni cosa che ho fatto a modo mio
ma con che risultati non saprei
e non mi sono servite a niente esperienze e delusioni
e se ho promesso non lo faccio più
ho sempre detto in ultimo :ho perso ancora ma
domani è un altro giorno, si vedrà
è uno di quei giorni che tu non hai conosciuto mai
beato te si beato te
io di tutta un'esistenza spesa a dare,dare, dare ....
non ho salvato niente, neanche te
ma nonostante tutto io non rinuncio a credere
che tu potresti ritornare qui
e come tanto tempo fa ripeto :chi lo sa ?
Domani è un altro giorno si vedrà
e oggi non m'importa della stagione morta
per cui rimpianti adesso non ho più
e come tanto tempo fa ripeto :chi lo sa ?
Domani e' un altro giorno si vedrà
domani e' un altro giorno si vedrà.

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domenica, ottobre 01, 2006

Il nostro ristorante


Ogni coppia ha la propria canzone, il proprio film, la propria vacanza. Io e la Tatu abbiamo anche il nostro ristorante. E' a Fauglia, tra le verdi colline in provincia di Pisa, un borgo medievale bello da visitare per poi terminare in questo locale affascinante e rustico.
Tutto in mattoni rossi d'epoca, ristrutturato qualche anno fa, gli archi e le colonne, ti trasportano indietro nel tempo. Appena dentro, l'odore di funghi e tartufi ti inebria. Le nicchie ricavate nei vecchi muri, piene di vini d'epoca e liquori raffinati stimolano subito l'appetito. I tavoli sono diversi l'uno dall'altro. Vecchie porte ricoperte da spessi vetri trasparenti con zampe fatte da ceppi centenari. Altri tavoli in marmo con strutture in ferro battuto, altri ancora in arte povera autentici di vecchio artigianato toscano. Francesco, il propietario, di una simpatia contagiosa, ti accoglie sempre col sorriso sulle labbra. Grande esperto di vini, ormai mi conosce e sa sempre cosa farmi bere : rosso, corposo, possibilmente tutto san giovese della nostra zona. Come al solito ci prendiamo un antipasto toscano di qualità eccellente. Completiamo "l'entree" con delle uova di quaglia al tartufo. E' il periodo buono per i funghi. Non ce li facciamo mancare. Un filetto di almeno tre etti completamente ricoperto da porcini crudi. Una delizia. Super contorno di porcini fritti e porcini trifolati. Uno spettacolo gastronomico. Siamo sazi. Ci accontentiamo di due caffè e paghiamo il conto. Alla prossima.

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