sabato, febbraio 24, 2007

Grazie



Eccoci di ritorno. Abbiamo preso una sonora lezione di calcio. L'Espanyol di Barcellona ci è stato superiore sempre, sia all'andata che al ritorno. Di più non potevamo fare.
La vacanza è stata simpatica, festosa, faticosa ma mai deludente. In questi giorni ho avuto modo di conoscere meglio Alessandro (Jumby) che sicuramente dimostra se ce ne fosse bisogno cosa significa averlo come amico. I problemi si superano con una risata e nonostante la sua vegetarianetà è sempre accondiscendente sulla scelta di qualsiasi posto per mangiare. Taxi, metro, auto, a piedi va sempre bene. Ci ha fatto conoscere la sua amica Victoria di Barcellona, una zia. Brava e buona ma fuori di testa. A volte ti giravi e non la trovavi più. Eravamo noi a indicarle le strade e lei accettava asserendo di non avere il senso dell'orientamento. Dopo cinque minuti che la conoscevamo ha inciampato in uno scalino e si è spaccata entrambe le ginocchia. Ho incontrato di nuovo il mio amico francese Arnaud e sua moglie spagnola Cristina. Due persone fantastiche. Ci hanno messo a disposizione la loro casa nuova nuova senza battere ciglio. Arnaud, venuto con noi alla partita è rimasto stupito di tanta gente che cantava in mezzo a bandiere rosseamaranto.
Il giorno della partita abbiamo preso il trenino e passando lungo la costa siamo arrivati fino alla stazione dell'Arco di Trionfo. Da lì a piedi abbiamo raggiunto Barceloneta, la parte nuova della città, costruita per i giochi olimpici del 1992. La Tatu ed io ci siamo mangiati una paella valenciana seduti a guardare il mare. Poi sempre a piedi abbiamo raggiunto Ale e Victoria in Plaza Catalunya. L'essere di RosiNNiano aveva fame e lo abbiamo accompagnato a prendere un "bocadillos" al formaggio e subito dopo a comprarmi un giubbottino da Decathlon visto che il piumino l'avevo lasciato a casa. Raggiungiamo le Rambla e successivamente Placa Rejal dove troviamo qualche centinaio di tifosi livornesi festanti e vocianti. Noi ci mettiamo ai bordi della piazza seduti a berci un caffè poi salutata un pò di gente andiamo in ufficio da Arnaud a portargli il biglietto, lui verrà più tardi. Prendiamo un taxi che ci porta allo stadio. Nel tragitto il taxista ha tenuto musica classica a palla e come tentava di abbassare il volume, la radio da sola ritornava più alta di prima. Forse aveva i comandi al volante e non ce ne siamo accorti. Alle sei e un quarto eravamo allo stadio, i cancelli sono stati aperti alle venti e trenta. Più di due ore seduti a un tavolo di un bar all'aperto a mangiare, bere, fumare, circondati da livornesi e spagnoli, tutti insieme appassionatamente. Per entrare fila lunghissima, perquisizione e poi finalmente dentro. Appena la squadra entra in campo, mi giro verso Ale, stava piangendo dalla commozione. Cori d'incitamento finchè la frangia più estrema del tifo biancoceleste ha iniziato a urlare "duce, duce, forza lazio" e a mostrarci una vecchia maglia laziale di Di Canio. In nostro aiuto sono arrivati una quarantina di tifosi del Barca con le loro bandiere giallorosse a strisce, le bandiere rosse con la falce e il martello e lenin. Ci siamo un pò presi ma alla fine è filato tutto liscio. A fine partita nonostante la sconfitta abbiamo chiamato i ragazzi sotto la curva e gli abbiamo ringraziati. I giocatori hanno lanciato le loro maglie da svariati metri. Gli uomini della security non permettevano il contatto pubblico-giocatori e neanche di avvicinarsi troppo. Comunque grande esperienza, grande traguardo raggiunto, i sedicesimi di finale di coppa Uefa. Grazie Ragazzi, Grazie Livorno, Grazie a tutti Noi.

Stadio Olimpico di Barcellona - febbraio 2007 - photo by P.zza XX

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martedì, febbraio 20, 2007

Barcellona, e lo stomaco sottosopra


Siamo pronti per la partenza. Barcellona ci aspetta. Purtroppo sono molto giù. Stanotte non mi sono sentito bene, non ho dormito per niente e alla fine ho anche vomitato. Non direi proprio di essere nello spirito giusto. Sono tornato proprio adesso dal medico. Dovrebbe essere esofagite se non ho capito male. Mi sento l'esofago dal collo ipersensibile e mi sembra di avere un peso enorme proprio alla bocca dello stomaco. Come al solito questo genere di malesseri mi amplificano lo stato di perenne ansia e il cuore mi batte a mille. Per condire il tutto mi ha segnato una gastroscopia. Al pensiero mi vengono i brividi. Preferivo che quel tubo dovesse entrare da un'altra parte. Per ora visto che trascorreremo i prossimi giorni in Spagna mi ha segnato delle medicine nella speranza di lenire il dolore ma più di ogni altra cosa che mi permettano di dormire. Del viaggio non aggiungo altro, ragguaglierò al ritorno, previsto per venerdi in tarda serata. Saludos.

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giovedì, febbraio 15, 2007

La prima pagella di Enrico


Ieri giornata importante. Prima pagella di Enrico. Puntualissime le quattro insegnanti mi aspettavano dentro l'aula. Soltanto una mi conosceva per le altre era la prima volta che ci vedevamo. Per prima cosa mi hanno fatto firmare la scheda e un altro foglio pieno di firme di altri genitori. Hanno proseguito leggendomi il giudizio sintetico generale. Per il momento non hanno valutato i bambini nelle singole materie. Mi hanno spiegato che è ancora troppo presto. A giugno saranno complete. Il giudizio è stato ottimo sotto tutti gli aspetti. Mi hanno riferito che Enrico è sempre molto serio in classe, vorrebbero che ridesse di più. Ho spiegato che a casa è completamente un'altra persona. Deve soltanto prendere confidenza con le persone poi il suo atteggiamento diventa sicuramente più gioioso. Tende comunque a distrarsi perchè finisce prima degli altri e inizia a controllare i compagni seduti ai banchi accanto se hanno fatto bene o se hanno sbagliato. La maestra prima di iniziare il dettato, legge tutta la storiella e lui cerca di memorizzarla. Vi chiederete perchè. Così facendo, mentre gli altri compagni stanno scrivendo quello che la maestra sta dettando lui va avanti aggiungendo le parole che la maestra detterà in seguito. E' un rischio perchè può ricordarsi male ma se l'insegnante mi ha confermato che difficilmente si sbaglia. Mi hanno anche detto che è molto tranquillo, rispetta sempre il ruolo del'insegnante, è educato e ha sete di imparare. Sono fiero di Enrico.

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martedì, febbraio 13, 2007

Il Livorno si vede a Barcellona


E' veramente il colmo. Per veder giocare il Livorno dobbiamo andare in Spagna. Per il momento la commissione che doveva dare l'ok alla riduzione della capienza dello stadio e permettere così la visione della partita non si è espressa e noi rimaniamo a casa seduti sul divano. Purtroppo questo non vale solo per il campionato ma anche per le partite di coppa Uefa. Per questo motivo domani sera niente stadio pur avendo già comprato il biglietto.
Posso ritenermi fortunato per aver già prenotato il volo per Barcellona dove la nostra squadra giocherà il 22 contro i biancocelesti dell'Espanyol. Saremo ancora di più mossi da questo stato di astinenza calcistica. Coloriamo Barcellona d'amaranto.

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giovedì, febbraio 08, 2007

La Cena con Mister Arrigoni



Ce l'abbiamo fatta. Con l'aiuto di Amaranthus e la complicità del dottor Porcellini abbiamo organizzato una cena con lo staff tecnico del Livorno Calcio. Una bella tavolata di venti persone al ristorante della palestra Gemini. Come al solito un abbondante e variegato antipasto e due primi da leccarsi i baffi. Penne al favollo e riso nero. Qualcuno si è preso anche dei totani cacciuccati, poi dolce e caffè per tutti. Abbiamo finito la serata in pochi intimi dal Civili. Mister Arrigoni è una persona piacevole, sincera, forse fin troppo. Non ha nascosto l'astio verso il presidente Spinelli e i sogni di un allenatore che avrebbe voluto qualche acquisto in più. Tutti hanno firmato il gagliardetto del Livorno che Manlio Porcellini ha portato in regalo al nostro gruppo e il mio due aste presente a Auxerre per la storica e vincente partita di coppa UEFA. Abbiamo anche lanciato il guanto di sfida per una partita a calcetto. Hanno accettato. In primavera se il mister sarà ancora al suo posto provvederemo a organizzare l'evento.

Mister Arrigoni & P.zza XX - photo by Messer Tebaldo

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martedì, febbraio 06, 2007

Week End in casa senza calcio

Durante il fine settimana causa influenza di Enrico sono rimasto a casa e dopo aver scaricato alcuni film, me ne sono visti un paio. Step Up e The Guardian. Il primo veramente brutto, il secondo avvincente anche se la trama mi sembrava un pò scontata. Un mix di vari film di cui non ricordo i titoli, eroe americano addestrato come in Full metal Jacket, frequenta i bar come in Top Gun, ha problemi con la moglie e si separa, salva la gente come i pompieri dell'undici settembre, insegna l'arte al figliol prodigo che lo supera e alla fine preferisce morire e salvare il nuovo eore.

A breve mi guarderò : Blood Diamond, Miss Potter, Dreamgirls

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venerdì, febbraio 02, 2007

Il futuro di Enrico


Enrico in questi giorni mi ha detto alcune cose che mi hanno fatto riflettere una volta ancora. Da grande vuole una moto di quelle grandi con quattro ruote, una macchina grandissima, molto più grande della Zafira che abbiamo noi. Vuole inoltre una casa a un solo piano col giardino e vuole lavorare in un ufficio come il babbo. Mi ha detto che la sua casa non deve confinare con altre, non vuole abitare in un edificio con appartamenti sopra e sotto. Non è riuscito a darmi una spiegazione ma la vuole così.

Ieri ero in bagno e nonostante avessi chiuso la porta, Enrico è entrato, si è buttato giù i pantaloni ed ha iniziato a fare la pipì mentre la stavo facendo io. Mi guarda e mi chiede :
"perchè ti sbottoni soltanto i pantaloni e io devo buttarmeli giù completamente?"
Non mi ha dato il tempo di rispondere, e ha replicato :
"forse perchè te ce l'hai più lungo e miri bene nel centro, io ce l'ho sempre piccolo e me la farei addosso". Gli ho dato ragione.

Ieri durante il capannometro abbiamo fatto a guancialate. Non volevano più smettere. Penso sarà il gioco che mi chiederanno più spesso.

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