venerdì, settembre 29, 2006

Sensazioni post allenamento


Emozionante ma molto lasciava e lascia a desiderare. Prato dal campo di gioco.
50 metri quadri di prato spelacchiato ai lati del vero campo di calcio completamente in terra. Due lati del perimetro sono in cemento, molto pericoloso per i bimbi che corrono e rischiano di sbatterci durante la partitella finale. Per condire il tutto, proprio all'angolo una specie di segnapunti in ferro rugginoso appoggiato su un lato, dove regolarmente il pallone si fermava e i bimbi si spintonavano. Birilli scoloriti sparsi per il prato, maglie di tutti i colori, bambini alti, bambini bassi, secchi o grassi. Un unico amore, il Pallone.
L'allenatore gentile sia con questi giovani calciatori che con noi genitori, al primo impatto non sembra molto preparato. Ripeto che è solo una sensazione, niente di certo e di ponderato.
Passiamo a Enrico. Durante i primi movimenti non aveva alcun problema, direi sullo stesso piano degli altri. Pian pianino che gli esercizi aumentavano di difficoltà il divario si faceva sempre più ampio. Devo ammettere che mi ha stupito con un bel tiro, secco, bucando l'improvvisato portiere. Al momento dei colpi di testa un calvario. Anche gli altri bambini avevano comunque paura della palla come se fosse un macigno e anzichè cercare di colpirlo lo evitavano. Un paio di elementi si distinguevano già a quel punto. Finalmente arriva la partitella.
Enrico parte a razzo. Corre dietro ad ogni pallone, scalcia più che calcia e dopo pochi minuti si ritrova in porta. Da lontano sento la sua voce richiamare i compagni di squadra. Io in porta un ci vollio stà, un mi diverto.... venite.. Dopo dieci secondi gli danno il cambio. Non tornerà più in porta. (due birilli, non una porta vera) Venti minuti di corsa frenetica. Correva dietro al pallone anche quando usciva dal rettangolo di gioco. Avrà toccato la palla tre volte in tutta la partita, ma non gli interessa nulla, nella maniera più assoluta. Per lui non esiste fuori, non esiste gol, l'importante è correre e in ogni direzione.... Quando hanno finito è venuto verso di me grondante di sudore ma con un sorriso a venti denti. E' bellissimo, mi sono divertito tantissimo. Mi si è aperto il cuore. L'ho abbracciato forte, gli ho asciugato il sudore e siamo venuti a casa.

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6 Commenti:

Blogger jumbolo ha detto...

il vero spirito decuberteniano

30 settembre, 2006 15:27  
Anonymous Anonimo ha detto...

l'innocenza di un bimbo pulito e senza malizie..... ancora vergine sia mentalmente che sportivamente...

30 settembre, 2006 16:40  
Blogger jumbolo ha detto...

ma 'nfatti
sta a te crescilo con uno spirito puro :))

30 settembre, 2006 18:56  
Anonymous Anonimo ha detto...

e un sarà per niente facile....

siamo in un mondo di merda e pur facendo di tutto per fallo cresce puro son convinto che un ci riuscirò..... anche perchè sarebbe preso per ir culo da tutti i su' amici e companni di giòo....

l'unia soluzione e fanni sonà 'no strumento e fanni smette lo sporte ma penzo mi vada tre metri ner culo.....

30 settembre, 2006 19:50  
Blogger jumbolo ha detto...

anche nella musica puoi avere grosse difficoltà a rimanere "puro".
mettiti il cuore in pace, e fai del tuo meglio.

01 ottobre, 2006 04:16  
Blogger scoppe ha detto...

che popo' di ulo hanno in quella scuola calcio, finito l'allenamento li prendete e li portate a casa............noi siamo disperati le mamme prendono i ragazzi e li fanno fare la doccia, calcolando che abbiamo 3 spogliatoi per 60 ragazzi delle squadre agonistiche e tutti i piccoli della scuola calcio e ci danno di molto noia. adesso proveremo a far finire gli allievi con quelli piccini, per vedere se le mamme avranno il coraggio di entrare a vede' l'uccelli paduli

17 ottobre, 2006 18:43  

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