Altri pensieri sparsi
Oggi sono andato a prendere Enrico a scuola. La sua classe è uscita per ultima. Come al solito avevo l'ansia.
Sto ascoltanto "Breath" di Midge Ure, mi riporta indietro nel tempo quando facevo collezione di Swatch. Che cretino.
Stamani insieme a Ludovica sono andato a casa di mio cugino a vedere il suo bambino, Simone, nato da 10 giorni. L'ho preso in collo, era sveglio. Com'è piccolino e leggerissimo. Si muoveva al rallentatore e ogni tanto spalancava gli enormi occhi. Tenerissimo. Ho ripercorso in un attimo gli ultimi 6 anni della mia vita. Emozioni continue, irripetibili, diverse tra di loro e così uguali.
Ogni canzone ha la sua collocazione temporale, diversa per ognuno di noi.
Ogni mattina quando mi sveglio mi sento utile.
Ogni tanto ho bisogno dei miei spazi. Cerco di ritagliarmi dei momenti di solitudine per ritrovare l'equilibrio che sovente sparisce.
Non riesco più a scrivere su un pezzo di carta. Ormai il computer ha preso il sopravvento.
Non riesco ad abbandonare vecchie canzoni che nessuno ascolta più.
Etichette: P.zza XX
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