martedì, marzo 03, 2009

Le ronde a Livorno


Riporto qui sotto un articolo di ieri preso da Sensa Soste. Proprio un bel trampolino di lancio, le ronde per arrivare alla poltrona !

Era nell'aria ma da oggi c'è la conferma: Bruno Lo Porto, il promotore delle ronde livornesi, vuol fare una lista civica dal nome "Movimento Livorno" per partecipare alle prossime elezioni amministrative. Lo ha rivelato questa mattina sulle colonne dei quotidiani locali sottolineando però che le due cose non sono legate. Come no! Il Comitato Casi Socialmente Rilevanti (che con un nome così non poteva che essere fondato da questo personaggio) quindi non è altro che la testa di ponte per entrare in politica e le ronde non sono altro che lo spot che serviva per chi sul territorio politica non l'ha mai fatta o l'ha fatta marginalmente.

Insomma, le tanto commentate ronde in questi giorni si sono che rivelate in tutta Italia strumento di propaganda di partito con Alleanza Nazionale, Lega, Fiamma e Forza Nuova in testa, tanto che in molte città la polizia è stata costretta a scortare le ronde per evitare incidenti. La sicurezza dunque è solo un cavallo di battaglia di una certa parte politica per acquisire consenso, si gioca sulla pelle dei cittadini una partita sporca.

Iniziamo dunque a selezionare quelle situazioni dove i cittadini si autorganizzano per ovviare a situazioni oggettivamente insostenibili dal punto di vista del degrado e della "sicurezza" (e questo fatto ha rilevanza politica) e quelle dove invece si girano solo spot elettorali. Livorno appartiene a questo secondo gruppo quindi smettiamo di parlare delle ronde e iniziamo a parlare alle soluzioni per una crisi economica che anche in Europa sta assumendo dimensioni preoccupanti e che in un tessuto economico debole come quello della nostra città potrà avere effetti devastanti.

L'anno scorso il Movimento (quello vero, non quello di Lo Porto) ha fatto una campagna contro la grande distribuzione denunciando il rischio di schiacciamento della città fra Porta a Terra, Porta a Mare e Nuovo Centro con la desertificazione del centro che giocoforza diviene terreno di insicurezza venendo a mancare quei presidi naturali di coesione sociale come i negozi, i bar, i circoli sempre meno frequentati da tutti coloro che nel quartiere ci tornano solo a dormire.

La sicurezza non è una ronda ma un insieme di garanzie sociali e di legami sul territorio che fungono da primo baluardo naturale di controllo.

Per Senza Soste, Franco Marino

2 marzo 2009


Qui il LINK

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1 Commenti:

Blogger Lupo ha detto...

Ma nessuno si ricorda di Lo porto?

Allontanato dalla SVS per comèportamento "improprio" (gli piaceva tanto le lucine e le sirene).

Allontanato dai servizi di antincendio boschivo (usava le divise per "redarguire" coppiette e simili)

Allontanato dai servizi di volontariato della protezione civile della prefettura (usava il tesserino in maniera impropria, facendo finta di essere Jack Bauer)

il tutto dall'84 a tutt'oggi.

Aiutiamolo!!! diamoli una paletta, una sirena, un lampeggiante e spediamolo in qualche favela di rio de janeiro (almeno ce lo leviamo dai coglioni e lui fa quello che vuole che tanto li dura pòo)

21 marzo, 2009 21:25  

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