Silenzio, parlo io
Ho sempre pensato di stare bene da solo, vivere bene quei silenzi, sentire soltanto quel sordo rumore dei pneumatici che ruotano sull'asfalto di un'autostrada. Stamani invece avevo voglia di parlare con qualcuno. Il paesaggio passava veloce, autogrill, ponti, alberi, cartelli stradali, gallerie, case in lontananza. Ormai non parlo più neanche con l'addetto al casello. Neanche un arrivederci, un saluto frettoloso, grazie al telepass. Siamo sempre più schiavi del tempo, della velocità, del mutismo. Ho chiamato l'officina per far riparare lo scooter. Lunedi mattina mi ha lasciato a piedi. Non ne ha voluto sapere di mettersi in moto. Domani quando esco da lavoro, mi faccio una bella camminata con il Beverly fino a casa di mia madre, l'officina è proprio accanto. Poi ho chiamato l'amico Jester e penso proprio di averlo svegliato. Tenetevi pronti, una di queste mattine che uscirò di nuovo per lavoro vi chiamerò.
Cartello Stradale - Estate 2006 - Photo by Amaranthus
Etichette: P.zza XX
2 Commenti:
chiamami verso le 6 e un quarto, che di solito spengo la sveLLia e mi riaddormento.
grazie
troppo presto, le telefonate partono alle 9.00
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