"Meglio un derby in promozione che una A senza passione"

Ieri sera sono tornato indietro di venti anni. Palazzetto di domenica pomeriggio, gremito in ogni ordine di posto, gente in piedi, gente sulle scale, gente un pò avunque. Da una parte la Pallacanestro Livorno, dall'altra la Libertas Livorno : derby. Giocavano i protagonisti di quella serie A, di quegli anni magici del basket nella nostra città. Avevamo due squadre nella massima serie, una che ha sfiorato uno scudetto, la Enichem, l'altra, più proletaria, che galleggiava a metà classifica. Ieri presente un solo straniero, Wendel Alexis, in campo per i gialloblu, tutti gli altri hanno dato forfait. Partita bellissima e da batticuore. Finale con fallo sistematico e terminata a vantaggio della Libertas per 74 a 72.
Sono stati giocati 2 tempi di 15 minuti ma arbitri veri e soprattutto pubblico vero. Striscioni ironici che non sto qui a riportare ma degni di Militello e Striscia la Notizia. Incitamento per tutto l'arco della partita. Io ero al mio posto nel pozzetto in basso a destra lato sud, pronto a scagliarmi contro il plexiglass e battere manate sempre più forti. Ho ritrovato gente che non vedevo da anni luce, gente che ha messo su qualche capello bianco ma con la solita faccia da bambino. Per due ore ho ritrovato il sorriso vero, la spensieratezza e la sensazione di aver riportato in superficie un relitto inabissato da troppo tempo nel mare davanti alla terrazza Mascagni.

Alessandro Fantozzi & Striscione Piellino - photo by Internet